Continuando nel nostro viaggio dal
cubismo al ready made, dopo
Braque ,
Picasso chiaramente non fu da meno. Anche il chiodo fisso di Picasso era quello di avvicinarsi alla realtà concreta. E allora vediamo, nel 1910-11, l'introduzione del
lettering nel quadro
natura morta su un pianoforte con l'inserimento della parola CORT. Dipinto scarsamente preso in considerazione dagli addetti del settore, eppure le lettere appaiono per la prima volta proprio qua. Sempre nel 1911 anche
Boccioni con la serie
stati d'animo , esattamente nel dipinto
Addii ,inserisce il numero 6943. Di Boccioni si dice che sia andata persa anche una scultura, anticipatrice del
polimaterismo, molto importante per il futuro concetto del
ready made, dato che introduceva un elemento pseudo-biologico, una parrucca femminile. Un elemento tattile, quindi , che come ricordiamo dal
manifesto del tattilismo di Marinetti, sarà uno degli elementi che addolcirà la pillola per così dire, alla rigida macchina meccanica del futurismo. Quindi il chiodo fisso è sempre quello di avvicinarsi alla realtà concreta,
Noi vogliamo rientrare nella vita, recitava il Manifesto Tecnico dei futuristi del 1910 , e ancora ,
I pittori ci hanno mostrato sempre cose e persone davanti a noi, noi porremo lo spettatore al centro del quadro.
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